Il 30 settembre scorso in 12 città, tra cui Milano (di cui vi proponiamo un contributo audio), si sono tenuti presidi e proteste fuori dai negozi Benetton e Sisley in solidarietà alla resistenza del popolo Mapuche, per mostrare alle persone i regimi oppressivi, le opere di land-brabbing e sfruttamento animale e umano condotte in Argentina dalla multinazionale italiana, anche a seguito della scomparsa del compagno anarchico Santiago Maldonado.
Solo ultimo di quella lunga lista di persone fare sparire nel corso dei vari regimi dittatoriali argentini, l’assassinio di Santiago ha sollevato quel velo di omertà che celava, agli occhi del mondo, l’oppressione patita dal popolo Mapuche fin dai primi anni del secolo scorso, e la conseguente colonizzazione delle terre ancestrali da loro abitate condotta da Benetton dal 1991.
Dopo quella del 30 settembre, e le ulteriori iniziative andate in scena in occasione della Settimana Internazionale per l’Azione Antispecista, con presidi a Viareggio, Brescia, Bologna e Genova tenuti da vari gruppi antispecisti, la Rete Internazionale in Difesa del Popolo Mapuche rilancia una nuova mobilitazione.
Riceviamo e diffondiamo di seguito l’appello (a cui il collettivo Brescia Antispecista ha già risposto) per lo svolgimento di un presidio in programma a Milano sabato 25 novembre, alle ore 15, sotto il consolato argentino di via Agnello 2, che si concluderà al negozio Benetton di Piazza del Duomo.
Santiago Maldonado, solidale con la lotta del popolo Mapuche, scompare il 1 Agosto 2017 nella comunità Mapuche di Cushamen, durante una violenta irruzione della gendarmeria argentina.
Santiago si trovava in questo territorio per sostenere il recupero delle terre occupate dalla multinazionale italiana BENETTON, e per esigere la liberazione di Facundo Huala, mapuche incarcerato da diversi mesi per difendere il proprio territorio.
Dopo quasi 80 giorni di bugie, manipolazioni e nefandezze, il corpo senza vita di Santiago viene ritrovato in un fiume.
Vogliamo ringraziare la solidarietà di Santiago al popolo Mapuche, ricordare il suo altruismo e la sua generosità umana, vogliamo denunciare pubblicamente i suoi maledetti assassini: il governo Macrì e BENETTON, e dobbiamo esigere che i colpevoli paghino per questo terribile crimine di stato.
Non possiamo fermarci nel silenzio complice di questo sporco e infame capitalismo, che devasta, sfrutta, reprime, incarcera ed assassina per i propri interessi e profitti.
Scendiamo in piazza in nome della lotta di Santiago ed urliamo tutt* insieme che SANTIAGO VIVE, e che noi non dimentichiamo né perdoniamo.
Santiago, noi siamo fieri di te!
Contro il capitalismo, ogni espressione di dominio e prevaricazione, per la liberazione del vivente è della Terra stessa: complici e solidali con la resistencia Mapuche.