In periodo elettorale tutto è permesso pur di racimolare voti, e nel magna magna generale può capitare di dimenticare uno dei principi fondamentali che determinano antispecismo e anarchia, strumentalizzando ciò che è antigerarchico e antiautoritario per definizione.
Riceviamo e pubblichiamo di seguito la riflessione di Libera Bonaventura.
In tempo di elezioni si assiste ad un vero e proprio mercato dove ognuno gareggia con la bancarella affianco offrendo il massimo al minor costo per l’acquirente.
E così, come per ogni magnifica promozione, sul volantino elettorale vengono lanciate delle offerte incredibili in base all’andamento della domanda di mercato.
Tutto ciò che ti serve i partiti te lo possono dare.Sei un miliardario e, che so, vuoi pagare meno tasse? Tieni la flat tax!
Hai una casa in campagna e sei spaventato dai negretti brutti, sporchi e cattivi? Tieni la pistola e la legittima difesa sempre garantita!
Sei una signora anziana, magari che cammina a fatica, e prendi 500 euro di pensione dopo avere lavorato tutta la vita? Tieni 1.000 euro garantiti! Sei un giovane disoccupato in cerca di lavoro, ma non vuoi andare all’estero? Ecco servito il reddito di cittadinanza!
Dimmi dimmi, che ti serve? Che so, credi si stesse meglio quando si stava peggio e rivuoi la lira? Tò, usciamo dall’euro.
Oppure credi che non ci siano più le mezze stagioni? Dai che mo investiamo sulle energie rinnovabili e ti fai il tetto di casa con il fotovoltaico così tornano le stagioni di una volta e pure le mezze.
Magari sei un giovinotto di periferia ma vuoi andare all’università e non sai come campà? Non ti preoccupare, giovane, te le levo io le tasse universitarie.
Aspetta aspetta, fammi indovinare: hai un cagnolino bello pulito con cappottino annesso, lo porti alla spa a farsi le unghie con la tua Audi, e ti lamenti del maltrattamento degli animaletti poverini indifesi e se non ci pensi tu chi ci pensa? C’è un partitino anche per te!
Però, ma c’è un però: ti dà fastidio chi maltratta i cagnolini, per questo vai alla manifestazione sotto casa a gridare “Viva i cani che son meglio degli umani!”, “viva i gatti che puzzan anche meno dei ratti!” e “salviamo i dromedari ma buttiamo in mare gli extracomunitari”, ma non vuoi rinunciare alla tua bistecchina con olio, sale e un pizzico di limone che come la prepari tu non la prepara nessuno perché ti ha dato la ricetta zia Nella e ti esce proprio un bijoux che guarda…? Non ti preoccupare, la Brambilla ti da la soluzione: famo un partito, ci scriviamo animali e qualche scemità affianco, andiamo in piazza inferociti per chiedere che anche i cani possano entrare al ristorante, poi facciamo qualche cena di raccolta fondi per il gattile del quartiere e vedi che la bistecca te la puoi mangiare.
Eh sì oh, mica puoi pensare a tutto tu: hai gridato al sit-in? Sì!
Hai messo 5 euro per comprare il calendario e 2 euro per la spilletta della tua onlus preferita? Sì!
Mbè, la coscienza è linda, bella e profumata proprio come il culetto di un bambino. E poi, sta a vedere che mo Berlusconi faceva finta quando coccolava l’agnellino a Pasqua?
Uno l’hai salvato: l’hai comprato dall’allevatore? Sì! Apposto amico. Non puoi pensare a tutto tu!
Il problema è quando c’è il cagacazzi di turno che dice: “eh mo arriva la Brambilla e crede di salvare tutti gli animali di sto mondo! Ridicola! Io vado in piazza da vent’anni, mi faccio un culo così per i polli, le galline, le mucche, i tori, le anatre, i conigli e chi più ne ha più ne metta, e questa mi vuole rubare il posto in Parlamento!”
Là, a quel punto che fai? Vai dal partito più a sinistra che conosci.
La sinistra del PD? No.
Liberi e Uguali? Oh compà, là c’abbiamo Grasso, ex magistrato, ex presidente del Senato, un uomo tutto d’un pezzo e la sua onestà non viene messa in discussione, più a sinistra di così? No, Liberi e Uguali no.
Quelli al massimo pensano ai neri che scappano dall’Africa, non agli animali!
E poi la Boldrini non ha detto da Barbara D’Urso: “i migranti irregolari, se arrivano senza rispettare la legge (cioè senza avere il permesso di soggiorno) devono potere essere rimandati a casa”? Sì! Vedi allora che questi c’hanno altri problemi e non possono pensare agli animaletti!
Ci serve qualcosa di accattivante, di lotta, di piazza ma anche di governo.
Ce l’ho! Eccolo: Rifondazione Comunista!
Non era questo il motto di Bertinotti? Sì sì, ma roba di vent’anni fa!
E poi è tutto finito, ora non va più: sono cambiate le grafiche e gli slogan, e poi i dreadlock con la giacca e la cravatta non attizza più.
Aspè aspè, ce l’ho, questa è quella giusta: Potere al Popolo! Yuppi yuppi yuppi! Trovatoooooo!
Potere al Popolo alla riscossa bandiera rossa la conquisterà e salverà anche gli animali.
Ti prendi tutta la fetta un po’ più combattiva della Signora filo-brambilliana (ma ci sono veramente i flio-brambilliani?), che crede che senza te nessuna gabbia può chiudere e per questo ti vota perché tu, solo tu nell’universo, immensamente tu, tu gli dai il potere!
Poi c’è anche uno slogan loro che dice chiaramente: “Dare potere al popolo!”.
Quello un po’ più attento magari dice: “non sarebbe meglio che il potere il popolo se lo prenda, piuttosto che qualcuno glielo dia? Se no che accidenti di potere è?!”.
Là, in caso, questo è ancora più cagacazzi di quello di prima: tu rispondi che poi si vedrà, mo non è questo il problema, magari distrailo, offrigli un caffè, fischietta, fai lo gnorri insomma.
Deciso: Potere al Popolo!
Si organizza un bell’evento, chiami qualcuno a parlare, qualche filosofo, ci scrivi sopra che sei antispecista e vedi che alla fine qualche voto lo prendi.
Poi alla fine ripeto: tu sei l’unico che può avere il potere di liberare gli animali!
La legge è l’unica soluzione, è dal parlamento che bisogna passare!
Che cavolo: non l’hai studiata la Costituzione?
Attenzione però: mo non è che cadi nel trabocchetto di fare la cena di autofinanziamento per la campagna elettorale a base di mozzarelline DOP, prosciutto e frittatina come fanno gli altri di Potere al Popolo in giro per l’Italia? Almeno quella sera no, dai.
Perché vedi, quella cena poi ti smaschera, mica come il programma che è più nascosto e solo una persona un po’ più attenta va a notare che tu, alla fine, pure se dici di essere antispecista, appoggi una lista che a proposito di liberazione animale ha scritto:“si deve promuovere un altro modo di allevare degli animali per la nostra alimentazione, che sia meno crudele, meno orientato ai grandi numeri, ma bensì, a riconoscere loro il diritto di una vita e di una morte dignitosa e senza sofferenza.”
Che poi sapere come conciliare la liberazione animale con uccidere gli altri animali in maniera meno crudele sarebbe interessante… ma questo fai finta che non te lo chiede nessuno.